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Tour Maneskin 2021 – 2022

Biglietti per la data zero di Pesaro disponibili online da lunedì 29 novembre alle ore 11:00 e in tutte le rivendite autorizzate da sabato 4 dicembre alle ore 11:00

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Polizia cercava droga ma trova un violino del Seicento

A Parma è stato trovato uno strumento di incredibile valore, un Nicolò Amati del 1675, rubato tanti anni fa in Giappone!

Scoperto dall’antidroga nel corso di una operazione verso un pregiudicato, c’è voluto quasi un anno per riuscire a risalire al proprietario, grazie anche alla perizia di un noto liutaio di Cremona, Simeone Morassi.

La targa al suo interno recita “Nicolaus Amatus Cremonen Hieronymi Fil., ac Antonij Nepos Fecit, 1675”.

Il valore di mercato è stimato superiore al milione di euro.

https://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2020/09/28/polizia-cercava-droga-trova-un-violino-del-seicento_6ce319a5-4b0f-41ff-9f9b-ee4fdb48e6bd.html

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Chi ha cantato meglio il G# sovracuto di Gethsemane? – In memoria di Jeff Fenholt

Giuro che sono rimasto di stucco: mentre scrivevo questo post ho appreso della scomparsa, due ore fa, di Jeff Fenholt, 69 anni, grandissimo interprete di Jesus Christ Superstar (nella figura di Gesù), fervente religioso ed in una apparente controversia anche cantante dei Black Sabbath per qualche mese.

In questo video si mettono a confronto tantissime voci (da quella oggettivamente ridicola di Sebastian Bach degli Skid Row, che ha cantato sicuramente tanti brani meravigliosi ma questa se la poteva risparmiare, a quella che non apprezzo in questo brano ma pur sempre eccezionale di Ian Gillan dei Deep Purple).

Stavo proprio per scrivere che Fenholt è stato l’unico che a parer mio si poteva avvicinare alla voce (inarrivabile fino alla fine della sua carriera artistica) di Ted Neeley in Gethsemane quando, googlando, ho letto della sua morte.

E niente, il post finisce qui, facciamo parlare la musica e cantare queste voci incredibili.

R.I.P. Jeff Fenholt (1950 – 2019)

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The Googler WFH Virtual Orchestra

Nell’estate del 2016, circa 30 Googlers hanno preso i loro strumenti e hanno suonato nel primissimo concerto della Googler Orchestra.

Da allora hanno provato settimanalmente e sono cresciuti di numero, con la loro ultima esibizione live comprendente ben 80 musicisti.

Da quando i Googlers hanno iniziato a lavorare da casa, un membro dell’orchestra ha postato un annuncio per convincere gli altri a suonare insieme virtualmente.

Questo ha dato il via alla Googler Virtual Orchestra, che ha visto aumentare i suoi orchestrali; la loro terza registrazione conterrà più di 100 musicisti da tre paesi.

I membri registrano ciascuno individualmente le proprie parti quindi mixano il tutto in una singola traccia.

“È una sfida logistica”, afferma Colton Provias, ingegnere audio capo del gruppo e ingegnere del software con sede a Sunnyvale, in California. “Ci vogliono circa tre mesi dalle prime discussioni su quale pezzo riprodurre attraverso il video rilasciato.”

La formazione intende continuare le sue esibizioni da casa, potenzialmente aggiungendo altri strumenti o anche un coro.

“Si rivolge ai molti talenti che i Googler hanno, non solo sul posto di lavoro, ma anche al di fuori di esso”, afferma Derek Wu, fondatore dell’orchestra e ingegnere del software con sede a Palo Alto, in California. “L’orchestra, per me e per gli altri, consente a tutti di unirsi e creare musica che nel suo insieme è maggiore della somma delle sue parti.”

(tradotto dal blog di Google)